Post

Visualizzazione dei post da luglio, 2018

Bonnie

Bonnie parlava sempre molto prima di mettersi a dormire. Spegneva la luce (lo decideva sempre lei quale fosse il momento di restare al buio a prescindere dal fatto che io magari stessi leggendo o non mi fossi ancora coricato), chiudeva gli occhi, si raggomitolava nelle lenzuola e iniziava a chiacchierare. Non sempre ciò che diceva aveva senso. Anzi, la maggior parte delle volte non si trattava nemmeno di discorsi veri e propri quanto piuttosto di frasi sconnesse legate tra loro da lunghi sospiri. C'era però un ordine nel suo modo di esporre. Inizialmente partiva con un tono basso, pacificatore, tranquillizzante. Le parole erano sempre un po' strascicate ma si capivano abbastanza bene e mi permettevano anche di inserirmi nel suo filo di pensieri. Poi piano piano le parole diventavano sempre più strasciate, le pause tra l'una e l'altra sempre più lunghe, sino a un apparente silenzio. Infine, quando finalmente chiudevo gli occhi anche io e le sussurravo la buonanotte, rip